Kintsugi: l’arte giapponese che ripara le crepe… anche a tavola
Il Giappone è un Paese che ha donato al mondo innumerevoli arti spesso uniche nel loro genere. Tra queste ce n’è una che rappresenta una meravigliosa metafora del concetto di resilienza: si tratta del Kintsugi, letteralmente oro (“kin”) e riunire, riparare, ricongiunzione (“tsugi”).
L’antica tecnica giapponese del Kintsugi arriva a tavola con Givi Italia.
Kintsugi: il principio filosofico alla base
Il fascino di questa tecnica di riparazione va oltre la bellezza del materiale prezioso utilizzato, sia esso oro, argento o platino.
Simbolo e metafora di resilienza, il kintsugi è una forma di arte terapia che porta ad avere un atteggiamento positivo nei confronti dei traumi e delle sofferenze. Se pensi alla tua vita come ad una tazza di porcellana, ogni crepa potrebbe rappresentare un evento negativo che si è presentato lungo il tuo percorso.
Nel momento in cui una crepa viene riparata, anzi impreziosita, si comprende come anche qualcosa di negativo possa essere un’opportunità di crescita.
Certo, ogni volta che una ferita si chiude rimane una cicatrice, ma la forza del kintsugi sta proprio nel non doversi vergognare di queste cicatrici. Ogni cicatrice segna la tua storia personale, il tuo vissuto, le tue esperienze.
Il Kintsugi arriva a tavola con Givi Italia
Anche il nostro Design Lab si è lasciato ispirare da questa antica tecnica giapponese dando vita al nuovo coordinato tavola 2022: il Kintsugi, appunto.
Il set tavola è disponibile in 4 varianti colore: blu, rosa, verde e giallo. Ogni set tavola (composto da piatto esagonale, bicchiere e tovagliolo) è facilmente abbinabile con i nostri accessori più trendy: posate in acciaio satinato, bicchieri e calici in vetro, sottopiatti in fibra vegetale, portatovaglioli metal, candelabri e flower bowl in vetro.
I piatti in cartoncino del coordinato tavola Kintsugi sono realizzati senza film plastico, in pieno accordo con la Direttiva Europea SUP (Single Use Plastic).
Come tutti gli altri set presenti nel catalogo 2022, anche il Kintusgi ha la Certificazione Aticelca: grazie alla qualità dei materiali impiegati, il 100% dei piatti, bicchieri e tovaglioli Givi Italia sono riciclabili nella carta.
L’antica tecnica giapponese del Kintsugi: come nasce?
La tecnica kintsugi potrebbe essere stata inventata intorno al XV secolo, quando l’ottavo shogun dello shogunato Ashikaga, dopo aver rotto la propria tazza di tè preferita, la inviò in Cina per farla riparare. Purtroppo le riparazioni all’epoca avvenivano con legature metalliche poco estetiche e poco funzionali. La tazza sembrava perduta, ma il suo proprietario decise di ritentare la riparazione affidandola ad alcuni artigiani giapponesi, i quali sorpresi dalla tenacia dello shogun nel riavere la sua amata tazza, decisero di provare a trasformarla in gioiello riempiendo le crepe con resina laccata e polvere d’oro.
La leggenda è plausibile perché situa la nascita del kintsugi in un periodo molto fecondo, per l’arte, in Giappone. Durante il governo di Yoshimasa si assistette infatti allo sviluppo di un movimento culturale fortemente influenzato dal buddhismo Zen e che diede origine alla cerimonia del tè, all’ikebana (via dei fiori), al teatro, alla pittura con inchiostro cinese.
Proponi ai tuoi clienti la novità Kintsugi in tutte le colorazioni disponibili: la loro tavola non sarà mai stata così trendy!